Quando il browser carica una pagina, “legge” (in altre parole: “analizza”) l’HTML e genera gli oggetti DOM. Per i nodi elemento, i più degli attributi HTML standard diventano automaticamente proprietà degli oggetti DOM.
Ad esempio, se il tag è <body id="page">
, allora l’oggetto DOM ha body.id="page"
.
Ma la mappatura attributo-proprietà non è uno a uno! In questo capitolo faremo attenzione a separare queste due nozioni, vedremo come lavorare con esse, quando sono la stessa cosa e quando invece sono differenti.
Proprietà del DOM
Abbiamo già visto proprietà integrate del DOM. Ce ne sono molte. Ma tecnicamente nessuna di esse ci limita, e se non sono sufficienti, possiamo aggiungerne.
I nodi del DOM sono regolari oggetti JavaScript. Possiamo modificarli.
Ad esempio, creiamo una nuova proprietà in document.body
:
document.body.myData = {
name: 'Caesar',
title: 'Imperator'
};
alert(document.body.myData.title); // Imperator
Possiamo anche aggiungere un metodo:
document.body.sayTagName = function() {
alert(this.tagName);
};
document.body.sayTagName(); // BODY (il valore di "this" nel metodo è document.body)
Possiamo anche modificare prototipi integrati come Element.prototype
e aggiungere metodi a tutti gli elementi:
Element.prototype.sayHi = function() {
alert(`Hello, I'm ${this.tagName}`);
};
document.documentElement.sayHi(); // Hello, I'm HTML
document.body.sayHi(); // Hello, I'm BODY
Quindi, le proprietà e i metodi del DOM si comportano come normali oggetti JavaScript:
- Possono avere qualsiasi valore.
- Sono sensibili alle maiuscole (scrivi
elem.nodeType
, nonelem.NoDeTyPe
).
Attributi HTML
In HTML, i tag possono avere attributi. Quando il browser analizza l’HTML per creare gli oggetti DOM corrispondenti, riconosce gli attributi standard e crea proprietà del DOM a partire da essi.
Perciò, quando un elemento ha id
o un altro attributo standard, la proprietà corrispondente viene creata. Ma questo non succede se l’attributo non è standard.
Ad esempio:
<body id="test" something="non-standard">
<script>
alert(document.body.id); // test
// un attributo non standard non ritorna una proprietà
alert(document.body.something); // undefined
</script>
</body>
Nota che un attributo standard di un elemento può essere sconosciuto ad un altro. Ad esempio, "type"
è standard per <input>
(HTMLInputElement), ma non per <body>
(HTMLBodyElement). Gli attributi standard sono descritti nella specifica della classe corrispondente dell’elemento.
Possiamo vederlo qui:
<body id="body" type="...">
<input id="input" type="text">
<script>
alert(input.type); // text
alert(body.type); // undefined: proprietà del DOM non creata, perché non standard
</script>
</body>
Dunque, se un attributo non è standard, non vi sarà una corrispondente proprietà del DOM. C’è un modo per accedere a questi attributi?
Certo. Tutti gli attributi sono accessibili utilizzando i seguenti metodi:
elem.hasAttribute(name)
– controlla l’esistenza.elem.getAttribute(name)
– ritorna il valore.elem.setAttribute(name, value)
– imposta un valore.elem.removeAttribute(name)
– rimuove l’attributo.
Questi metodi operano con quello che è scritto in HTML.
Si possono altresì leggere tutti gli attributi utilizzando elem.attributes
: una collection di oggetti che appartengono alla classe integrata Attr, con proprietà come name
e value
.
Segue un esempio di lettura di proprietà non standard:
<body something="non-standard">
<script>
alert(document.body.getAttribute('something')); // non standard
</script>
</body>
Gli attributi HTML hanno le seguenti caratteristiche:
- I loro nomi sono insensibili alle maiuscole (
id
è lo stesso diID
). - I loro valori sono sempre stringhe.
Ecco un esempio esaustivo di lavoro con gli attributi:
<body>
<div id="elem" about="Elephant"></div>
<script>
alert( elem.getAttribute('About') ); // (1) 'Elephant', legge
elem.setAttribute('Test', 123); // (2), scrive
alert( elem.outerHTML ); // (3), controlla se l'attributo è nell'HTML (sì)
for (let attr of elem.attributes) { // (4) li elenca tutti
alert( `${attr.name} = ${attr.value}` );
}
</script>
</body>
Nota:
getAttribute('About')
– la prima lettera è maiuscola, mentre in HTML è minuscola. Non ha importanza: i nomi degli attributi sono insensibili alle maiuscole.- Possiamo assegnare qualsiasi cosa a un attributo, ma diventerà una stringa. Perciò qui abbiamo
"123"
come valore. - Tutti gli attributi, inclusi quelli che abbiamo impostato, sono visibili in
outerHTML
. - La collection
attributes
è iterabile e ha tutti gli attributi dell’elemento (standard e non standard) come oggetti con proprietàname
evalue
.
Sincronizzazione proprietà-attributo
Quando un attributo standard viene cambiato, la proprietà corrispondente viene automaticamente aggiornata, e (con qualche eccezione) vice versa.
Nell’esempio sotto id
viene modificato come attributo, e possiamo vedere che anche la proprietà è cambiata. E questo anche al contrario:
<input>
<script>
let input = document.querySelector('input');
// attributo => proprietà
input.setAttribute('id', 'id');
alert(input.id); // id (aggiornato)
// proprietà => attributo
input.id = 'newId';
alert(input.getAttribute('id')); // newId (aggiornato)
</script>
Ma ci sono eccezioni; ad esempio input.value
si sincronizza solo da attributo a proprietà, ma non al contrario:
<input>
<script>
let input = document.querySelector('input');
// attributo => proprietà
input.setAttribute('value', 'text');
alert(input.value); // text
// NON proprietà => attributo
input.value = 'newValue';
alert(input.getAttribute('value')); // text (non aggiornato!)
</script>
Nell’esempio sopra:
- Cambiare l’attributo
value
aggiorna la proprietà corrispondente. - Ma la modifica della proprietà non cambia l’attributo.
Questa caratteristica può essere utile perché le azioni dell’utente potrebbero portare a cambi di value
, e dopo questi, se vogliamo recuperare il valore “originale” dall’HTML, lo troveremo nell’attributo.
Le proprietà del DOM sono tipizzate
Le proprietà del DOM non sono sempre stringhe. Ad esempio, la proprietà input.checked
(per i checkbox) è un booleano:
<input id="input" type="checkbox" checked> checkbox
<script>
alert(input.getAttribute('checked')); // il valore dell'attributo è: stringa vuota
alert(input.checked); // il valore della proprietà è: true
</script>
Ci sono altri esempi. L’attributo style
è una stringa, ma la proprietà style
non lo è.
<div id="div" style="color:red;font-size:120%">Hello</div>
<script>
// stringa
alert(div.getAttribute('style')); // color:red;font-size:120%
// object
alert(div.style); // [object CSSStyleDeclaration]
alert(div.style.color); // red
</script>
La maggior parte delle proprietà, comunque, sono stringhe.
Raramente, anche se il tipo di una proprietà è una stringa, questa potrebbe essere diversa dall’attributo. Ad esempio, la proprietà DOM href
è sempre un URL completo, anche se l’attributo contiene un URL relativo o semplicemente un #hash
.
Un esempio:
<a id="a" href="#hello">link</a>
<script>
// attributo
alert(a.getAttribute('href')); // #hello
// proprietà
alert(a.href ); // URL intera nella forma http://site.com/page#hello
</script>
Se necessitiamo del valore di href
o di un qualsiasi altro attributo così come si trova nell’HTML, possiamo utilizzare getAttribute
.
Attributi non standard, dataset
Quando scriviamo HTML, utilizziamo molti attributi standard. E quelli non standard, personalizzati? Prima di tutto, vediamo se sono utili o meno, e per cosa.
Qualche volta gli attributi non standard sono utilizzati per passare dati personalizzati dall’HTML a JavaScript, o per “contrassegnare” elementi.
Così:
<!-- qui contrassegna div come "name" -->
<div show-info="name"></div>
<!-- e qui come age -->
<div show-info="age"></div>
<script>
// il codice trova l'elemento con il contrassegno e mostra quel che vi è contenuto
let user = {
name: "Pete",
age: 25
};
for(let div of document.querySelectorAll('[show-info]')) {
// inserisci l'info corrispondente nel field
let field = div.getAttribute('show-info');
div.innerHTML = user[field]; // prima Pete in "name", poi 25 in "age"
}
</script>
Possono anche essere utilizzati per stilizzare un elemento.
Ad esempio, qui per lo stato degli ordini viene utilizzato l’attributo order-state
:
<style>
/* lo stile si basa sull'attributo personalizzato "order-state" */
.order[order-state="new"] {
color: green;
}
.order[order-state="pending"] {
color: blue;
}
.order[order-state="canceled"] {
color: red;
}
</style>
<div class="order" order-state="new">
Un nuovo ordine.
</div>
<div class="order" order-state="pending">
Un ordine in attesa.
</div>
<div class="order" order-state="canceled">
Un ordine cancellato.
</div>
Perché un attributo dovrebbe essere preferibile a una classe come .order-state-new
, .order-state-pending
, .order-state-canceled
?
Perché un attributo è più semplice da gestire. Lo stato può cambiare così:
// un po' più semplice del rimuovere/aggiungere una nuova classe
div.setAttribute('order-state', 'canceled');
Ma c’è un potenziale problema con gli attributi personalizzati. Che succederebbe se utilizzassimo un attributo non standard che in seguito verrebbe reso tale, con le sue caratteristiche? Il linguaggio HTML è vivo, cresce, e altri attributi potrebbero apparire per soddisfare le necessità degli sviluppatori.
Per evitare conflitti, abbiamo a disposizione gli attributi data-*.
Tutti gli attributi che cominciano con “data-” sono riservati all’uso dei programmatori. Sono disponibili nella proprietà dataset
.
Ad esempio, se un elem
ha un attributo chiamato "data-about"
, questo sarà disponibile come elem.dataset.about
.
Così:
<body data-about="Elephants">
<script>
alert(document.body.dataset.about); // Elephants
</script>
Attributi con più parole come data-order-state
vengono camel-cased: dataset.orderState
.
Un esempio di riscrittura di “order state”
<style>
.order[data-order-state="new"] {
color: green;
}
.order[data-order-state="pending"] {
color: blue;
}
.order[data-order-state="canceled"] {
color: red;
}
</style>
<div id="order" class="order" data-order-state="new">
Un nuovo ordine.
</div>
<script>
// legge
alert(order.dataset.orderState); // new
// modifica
order.dataset.orderState = "pending"; // (*)
</script>
Utilizzare attributi data-*
è un modo valido e sicuro per passare dati personalizzati.
Nota, possiamo non solo leggere, ma anche modificare “attributi-data”. CSS aggiorna l’aspetto conseguentemente: nell’esempio sopra l’ultima linea (*)
cambia il colore a blu.
Riepilogo
- Attributi – quel che è scritto in HTML.
- Proprietà – quel che si trova negli oggetti DOM.
Una piccola comparazione:
Proprietà | Attributi | |
---|---|---|
Tipo | Qualsiasi valore, le proprietà standard hanno i tipi descritti nella specifica | Una stringa |
Nome | Nome è sensibile alle maiuscole | Nome non è sensibile alle maiuscole |
I metodi per lavorare con gli attributi sono:
elem.hasAttribute(name)
– controlla l’esistenza.elem.getAttribute(name)
– ritorna il valore.elem.setAttribute(name, value)
– imposta un valore.elem.removeAttribute(name)
– rimuove l’attributo.elem.attributes
una collection di tutti gli attributi.
Nella maggior parte delle situazioni è preferibile utilizzare le proprietà del DOM. Dovremmo riferirci agli attributi solo quando le proprietà non sono sufficienti, quando abbiamo bisogno dell’attributo esatto; ad esempio:
- Abbiamo bisogno di un attributo non standard. Ma se comincia con
data-
, allora dovremmo utilizzaredataset
. - Dobbiamo leggere un valore così “come scritto” in HTML. Il valore della corrispondente proprietà DOM potrebbe essere diverso; ad esempio la proprietà
href
è sempre un URL completo, e vorremmo il valore “originale”.
Commenti
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, per molte righe – includile nel tag<pre>
, per più di 10 righe – utilizza una sandbox (plnkr, jsbin, codepen…)