Arrivati fin qui, sappiamo un bel po’ di cose su fetch
.
Guardiamo il resto dell’API, per approfondirne le potenzialità.
Nota bene: la maggioranza di queste opzioni viene usata raramente. Potresti saltare questo capitolo e comunque continuare ad usare bene fetch
.
Ma ancora una volta, è una cosa buona sapere cosa fa fetch
, e inoltre se dovessero sorgere necessità, possiamo tornare e leggere i dettagli.
Ecco la lista completa di tutte le opzioni possibili per fetch
con i loro valori predefiniti (valori alternativi nei commenti):
let promise = fetch(url, {
method: "GET", // POST, PUT, DELETE, etc.
headers: {
// l'header del content type solitamente è auto impostato
// a seconda del corpo della richiesta
"Content-Type": "text/plain;charset=UTF-8"
},
body: undefined // string, FormData, Blob, BufferSource, o URLSearchParams
referrer: "about:client", // oppure "" per inviare un header di Referer nullo,
// o un url dalla *origin* attuale
referrerPolicy: "no-referrer-when-downgrade", // no-referrer, origin, same-origin...
mode: "cors", // same-origin, no-cors
credentials: "same-origin", // omit, include
cache: "default", // no-store, reload, no-cache, force-cache, or only-if-cached
redirect: "follow", // manual, error
integrity: "", // un hash, tipo "sha256-abcdef1234567890"
keepalive: false, // true
signal: undefined, // AbortController per annullare la richiesta
window: window // null
});
Una lista impressionante, giusto?
Abbiamo affrontato per bene method
, headers
e body
nel capitolo Fetch.
L’opzione signal
è affrontata in Fetch: Abort.
Adesso andiamo ad esplorare le rimanenti funzionalità.
referrer, referrerPolicy
Queste opzioni gestiscono come fetch
imposta l’header HTTP Referer
.
Solitamente questo header viene impostato automaticamente e contiene l’URL della pagina che ha eseguito la richiesta. Nella maggioranza degli scenari, non ha nessuna importanza, ma qualche volta per ragioni di sicurezza ha senso rimuoverlo o abbreviarlo.
L’opzione referrer
permette di impostare qualunque Referer
(all’interno dell’origine attuale) o di rimuoverlo.
Per non inviare alcun referer, impostare una stringa vuota:
fetch('/page', {
referrer: "" // nessun header Referer
});
Per impostare un altro url, all’interno dello stesso origin di quello attuale:
fetch('/page', {
// assumendo che siamo su https://javascript.info
// possiamo impostare qualunque header Referer, a patto che faccia parte dello stesso origin
referrer: "https://javascript.info/anotherpage"
});
L’opzione referrerPolicy
imposta regole generali per Referer
.
Le richieste sono divise in 3 tipi:
- Richieste alla stessa origine.
- Richieste ad un altra origine.
- Richieste da HTTPS ad HTTP (da protocollo sicuro a non sicuro).
Diversamente dall’opzione referrer
che permette di impostare l’esatto valore di Referer
, referrerPolicy
comunica al browser le regole generali per ogni tipo di richiesta.
I valori possibili vengono descritti nelle Specifiche di Referrer Policy:
"no-referrer-when-downgrade"
– il valore predefinito: viene sempre inviato ilReferer
completo, a meno che non inviamo una richiesta da HTTPS ad HTTP (verso il protocollo meno sicuro)."no-referrer"
– non invia mai ilReferer
."origin"
– invia solamente l’origin nelReferer
, non l’URL completo della pagina, ad esempio solohttp://site.com
invece dihttp://site.com/path
."origin-when-cross-origin"
– invia ilReferer
completo per richiesta alla stessa origin, ma solamente l’origin per richieste cross-origin (come sopra)."same-origin"
– invia ilReferer
completo per richieste verso la stessa origin, ma nessunReferer
per richieste cross-origin."strict-origin"
– invia solamente l’origin, non ilReferer
per richieste HTTPS→HTTP."strict-origin-when-cross-origin"
– per richieste same-origin invia ilReferer
completo, per quelle cross-origin invia solo l’origin, a meno che non sia una richiesta HTTPS→HTTP, per le quali non invierebbe nulla."unsafe-url"
– invia sempre l’url completo nelReferer
, anche per richieste HTTPS→HTTP.
Ecco una tabella con tutte le combinazioni:
Value | To same origin | To another origin | HTTPS→HTTP |
---|---|---|---|
"no-referrer" |
- | - | - |
"no-referrer-when-downgrade" or "" (default) |
full | full | - |
"origin" |
origin | origin | origin |
"origin-when-cross-origin" |
full | origin | origin |
"same-origin" |
full | - | - |
"strict-origin" |
origin | origin | - |
"strict-origin-when-cross-origin" |
full | origin | - |
"unsafe-url" |
full | full | full |
Immaginiamo di avere un’area di amministrazione con una struttura URL che dovrebbe rimanere nascosta all’esterno del sito.
Se inviamo un fetch
, per impostazione predefinita invierà sempre l’header Referer
con l’url completo della nostra pagina (eccetto quando eseguiamo le chiamate da HTTPS ad HTTP, in cui non ci sarà Referer
).
Ad esempio Referer: https://javascript.info/admin/secret/paths
.
Se volessimo che gli altri siti conoscessero solamente la parte relativa all’origin, e non l’URL-path, potremmo impostare l’opzione:
fetch('https://another.com/page', {
// ...
referrerPolicy: "origin-when-cross-origin" // Referer: https://javascript.info
});
Possiamo inserirlo in tutte le chiamate fetch
, magari integrandolo dentro una libreria JavaScript del nostro progetto che effettuerebbe tutte le richieste usando fetch
.
La differenza con il comportamento predefinito è che, per richieste verso altri origin, fetch
invia solamente la parte origin dell’URL (ad esempio https://javascript.info
, senza il percorso). Per richieste verso la nostra origin otteniamo ancora il Referer
completo (utile forse a scopo di debugging).
fetch
La referrer policy, descritta nelle specifiche, non coinvolge solo fetch
, ma è più generico.
In particolare, è possibile impostare la policy predefinita per l’intera pagina usando l’header HTTP Referrer-Policy
, o a livello di link, tramite <a rel="noreferrer">
.
mode
L’opzione mode
è una salvaguardia che previene richieste cross-origin occasionali:
"cors"
– il comportamento predefinito, le richieste cross-origin sono permesse, come descritto in Fetch: Cross-Origin Requests,"same-origin"
– le richieste cross-origin sono vietate,"no-cors"
– vengono permesse solamente richieste cross-origin sicure.
Questa opzione può essere utile quando l’URL per il fetch
su terze parti, e vogliamo un “pulsante di spegnimento” per limitare le funzionalità cross-origin.
credentials
L’opzione credentials
specifica se fetch
deve mandare i cookies e gli headers di HTTP-Authorization insieme alla richiesta.
"same-origin"
– predefinito, non li invia per richieste cross-origin,"include"
– li invia sempre, richiedeAccept-Control-Allow-Credentials
dal server cross-origin in modo tale da permettere a JavaScript di accedere alla riposta, l’argomento è stato trattato nel capitolo Fetch: Cross-Origin Requests,"omit"
– non li invia in nessun caso, nemmeno per richieste same-origin.
cache
Di default, le richieste con fetch
fanno uso di caching HTTP standard. In sostanza, tiene conto degli headers Expires
e Cache-Control
, invia If-Modified-Since
e così via. Proprio come una regolare richiesta HTTP.
L’opzione cache
permette di ignorare la cache HTTP o regolare il suo utilizzo:
"default"
–fetch
utilizza le regole standard e gli headers HTTP-cache,"no-store"
– ignora totalmente HTTP-cache, questa modalità diventa quella predefinita se impostiamo un header tra questi:If-Modified-Since
,If-None-Match
,If-Unmodified-Since
,If-Match
, oIf-Range
,"reload"
– non considera il risultato da HTTP-cache (se presente), ma popola la cache con la risposta (se l’header di risposta lo permette),"no-cache"
– crea una richiesta condizionale se c’è una risposta in cache, altrimenti una normale richiesta. Popola HTTP-cache con la risposta,"force-cache"
– usa la risposta da HTTP-cache, anche se scaduta. Se non c’è contenuto di HTTP-cache, esegue una regolare HTTP-request, si comporta normalmente,"only-if-cached"
– use la risposta di HTTP-cache, anche se è scaduta. Se non c’è risposta in HTTP-cache, va in errore. Funziona solo quando l’opzionemode
è impostata su"same-origin"
.
redirect
Normalmente, fetch
segue in maniera trasparente i redirect HTTP, come 301, 302 etc.
L’opzione redirect
ci permette di cambiare questo comportamento:
"follow"
– il predefinito, segue gli HTTP-redirects,"error"
– va in errore in caso di HTTP-redirect,"manual"
– permette di processare gli HTTP-redirect manualmente. In caso di redirect otterremo in risposta un oggetto speciale, conresponse.type="opaqueredirect"
, status vuoto, e la maggior parte della altre proprietà.
integrity
L’opzione integrity
permette di controllare se la risposta combacia con il checksum noto a priori.
Come descritto nelle specifiche, funzione hash supportate sono SHA-256, SHA-384, e SHA-512, potrebbero essercene altre a discrezione del browser.
Per esempio, stiamo scaricando un file, e sappiamo che il suo checksum SHA-256 è “abcdef” (un checksum reale è più lungo, chiaramente).
Possiamo inserirlo dentro l’opzione integrity
:
fetch('http://site.com/file', {
integrity: 'sha256-abcdef'
});
Quindi fetch
calcolerà SHA-256 e lo confronterà con la nostra stringa. Nel caso non combaciassero, andrebbe in errore.
keepalive
L’opzione keepalive
indica che la richiesta può “sopravvivere” alla pagina che l’ha inizializzata.
Ad esempio, raccogliamo statistiche su come il visitatore attuale usa la nostra pagina (click del mouse, sezioni della pagina che guarda), per analizzare e migliorare l’esperienza utente.
Quando il visitatore abbandona la nostra pagina – ci piacerebbe salvare il dato nel nostro server.
Per questo scopo, possiamo usare l’evento window.onunload
:
window.onunload = function() {
fetch('/analytics', {
method: 'POST',
body: "statistics",
keepalive: true
});
};
Normalmente, quando un documento viene chiuso, tutte le richieste di rete ad esso associate vengono annullate. Ma l’opzione keepalive
dice al browser di eseguire la richiesta in background, anche dopo che la pagina viene abbandonata. Quindi questa opzione è essenziale per far si che la nostra richiesta vada a buon fine.
Ha qualche limitazione:
- Non possiamo inviare megabytes: le dimensioni massime del corpo per richieste
keepalive
sono di 64KB.- Se dobbiamo raccogliere un bel po’ di statistiche sulle visite, dovremmo inviarle regolarmente in pacchetti, cosicché non ve ne sia una troppo grande per l’ultima richiesta
onunload
. - Questo limite si applica a tutte le richieste
keepalive
insieme. In altre parole, possiamo effettuare richiestekeepalive
multiple in parallelo, ma la somma dei corpi delle chiamate non devono superare i 64KB.
- Se dobbiamo raccogliere un bel po’ di statistiche sulle visite, dovremmo inviarle regolarmente in pacchetti, cosicché non ve ne sia una troppo grande per l’ultima richiesta
- Non possiamo gestire la risposta del server se il documento viene chiuso. Quindi nel nostro esempio
fetch
andrà a buon fine grazie alkeepalive
, ma le funzioni conseguenti non verranno eseguite.- Nella maggior parte dei casi, come l’invio di statistiche, questo non è un problema, dal momento che il server accetta giusto le richieste inviando una risposta vuota.