Gli array forniscono una gran quantità di metodi. Per rendere le cose più semplici, in questo capitolo li abbiamo divisi per gruppi.
Aggiungere/rimuovere elementi
Conosciamo già i metodi che consentono di aggiungere e rimuovere elementi:
arr.push(...items)
– aggiunge un elemento in coda,arr.pop()
– estrae un elemento dalla coda,arr.shift()
– estrae un elemento dalla testa,arr.unshift(...items)
– aggiunge un elemento in testa.
Vediamone altri.
splice
Come cancellare un elemento dall’array?
Gli array sono oggetti, quindi possiamo provare ad utilizzare delete
:
let arr = ["I", "go", "home"];
delete arr[1]; // rimuove "go"
alert( arr[1] ); // undefined
// ora arr = ["I", , "home"];
alert( arr.length ); // 3
L’elemento viene rimosso, ma l’array ha ancora 3 elementi, possiamo vederlo tramite arr.length == 3
.
Non è una sorpresa, perché delete obj.key
rimuove un valore dalla key
. Questo è tutto quello che fa. Può andare bene per gli oggetti. Con gli array vorremmo che il resto degli elementi scalassero, andando ad occupare il posto che si è liberato. Per questo ci aspetteremmo di avere un array più corto.
Per questo scopo sono stati sviluppati dei metodi dedicati.
Il metodo arr.splice è un coltellino svizzero per array. Può fare qualsiasi cosa: aggiungere e rimuovere elementi, ovunque.
La sintassi è:
arr.splice(start[, deleteCount, elem1, ..., elemN])
Modifica l’array partendo dall’indice start
; rimuove deleteCount
elementi ed inserisce elem1, ..., elemN
. Infine ritorna un array contenente gli elementi rimossi.
Questo metodo è facile da capire tramite esempi.
Proviamo ad eliminare degli elementi:
let arr = ["I", "study", "JavaScript"];
arr.splice(1, 1); // a partire da indice 1 rimuove 1 elemento
alert( arr ); // ["I", "JavaScript"]
Facile, vero? Ha rimosso 1
elemento, a partire dall’elemento 1
.
Nel prossimo esempio, rimuoviamo 3 elementi e li rimpiazziamo con altri due:
let arr = ["I", "study", "JavaScript", "right", "now"];
// rimuove i primi 3 elementi e li rimpiazza con altri
arr.splice(0, 3, "Let's", "dance");
alert( arr ) // ora ["Let's", "dance", "right", "now"]
Possiamo vedere l’array ritornato da splice
contenente gli elementi rimossi:
let arr = ["I", "study", "JavaScript", "right", "now"];
// rimuove i primi 2 elementi
let removed = arr.splice(0, 2);
alert( removed ); // "I", "study" <-- array di elementi rimossi
Il metodo splice
è anche in grado di inserire elementi senza alcuna rimozione. Per ottenere questo dobbiamo impostare deleteCount
a 0
:
let arr = ["I", "study", "JavaScript"];
// da indice 2
// ne rimuove 0
// poi inserisce "complex" e "language"
arr.splice(2, 0, "complex", "language");
alert( arr ); // "I", "study", "complex", "language", "JavaScript"
In questo come in altri metodi dedicati agli array, sono permessi indici negativi. Essi specificano la posizione dalla fine dell’array, come:
let arr = [1, 2, 5];
// dall'indice -1 (un passo dalla fine)
// cancella 0 elementi,
// poi inserisce 3 e 4
arr.splice(-1, 0, 3, 4);
alert( arr ); // 1,2,3,4,5
slice
Il metodo arr.slice è più semplice di arr.splice
.
La sintassi è:
arr.slice([start], [end])
Ritorna un nuovo array contente tutti gli elementi a partire da "start"
fino ad "end"
("end"
escluso). Sia start
che end
possono essere negativi; in tal caso si inizierà a contare dalla coda dell’array.
Funziona come str.slice
, ma crea dei sotto-array piuttosto che sotto-stringhe.
Ad esempio:
let arr = ["t", "e", "s", "t"];
alert( arr.slice(1, 3) ); // e,s (copia da 1 a 3)
alert( arr.slice(-2) ); // s,t (copia da -2 fino alla fine)
Possiamo anche utilizzarlo senza argomenti: arr.slice()
crea una copia di arr
. Questo tipo di chiamata è spesso utilizzata per creare una copia con cui poter liberamente lavorare senza modificare l’array originale.
concat
Il metodo arr.concat crea un nuovo array che include valori di altri array, o elementi aggiuntivi.
La sintassi è:
arr.concat(arg1, arg2...)
Accetta un numero arbitrario di argomenti – sia array che valori.
Il risultato è un nuovo array contenente gli elementi di arr
, seguiti da arg1
, arg2
etc.
Se un argomento argN
è un array, tutti i suoi elementi vengono copiati. Altrimenti viene copiato solamente l’argomento stesso.
Un esempio:
let arr = [1, 2];
// unisce arr con [3,4]
alert( arr.concat([3, 4])); // 1,2,3,4
// unisce arr con [3,4] e [5,6]
alert( arr.concat([3, 4], [5, 6])); // 1,2,3,4,5,6
// unisce arr con [3,4], poi aggiunge i valori 5 e 6
alert( arr.concat([3, 4], 5, 6)); // 1,2,3,4,5,6
Normalmente copia elementi da un array. Gli altri oggetti, anche se assomigliano molto ad un array, vengono aggiunti interamente:
let arr = [1, 2];
let arrayLike = {
0: "something",
length: 1
};
alert( arr.concat(arrayLike) ); // 1,2,[object Object]
…Se, invece, un oggetto simile ad un array possiede la proprietà Symbol.isConcatSpreadable
, allora viene trattato come un array e i suoi elementi vengono copiati:
let arr = [1, 2];
let arrayLike = {
0: "something",
1: "else",
[Symbol.isConcatSpreadable]: true,
length: 2
};
alert( arr.concat(arrayLike) ); // 1,2,something,else
Iterate: forEach
Il metodo arr.forEach consente di eseguire una funzione su ogni elemento dell’array.
La sintassi:
arr.forEach(function(item, index, array) {
// ... fa qualcosa con l'elemento
});
Ad esempio, il codice sotto mostra ogni elemento dell’array:
// per ogni elemento chiama alert
["Bilbo", "Gandalf", "Nazgul"].forEach(alert);
Invece questo codice ne mostra anche la posizione:
["Bilbo", "Gandalf", "Nazgul"].forEach((item, index, array) => {
alert(`${item} is at index ${index} in ${array}`);
});
Il risultato di questa funzione (sempre che ci sia) viene scartato.
Ricerca in un array
Ora vedremo dei metodi per effettuare ricerche in un array.
indexOf/lastIndexOf e include
I metodi arr.indexOf, arr.lastIndexOf e arr.includes hanno la stessa sintassi, e fanno praticamente la stessa cosa della loro controparte per stringhe, ma operano su elementi invece che su caratteri:
arr.indexOf(item, from)
cerca unitem
a partire dall’indirizzofrom
, e ritorna l’indirizzo in cui è stato trovato, altrimenti ritorna-1
.arr.lastIndexOf(item, from)
– lo stesso, ma esegue la ricerca a partire da destra verso sinistra.arr.includes(item, from)
– cerca unitem
a partire dall’indicefrom
, e ritornatrue
se lo trova.
Ad esempio:
let arr = [1, 0, false];
alert( arr.indexOf(0) ); // 1
alert( arr.indexOf(false) ); // 2
alert( arr.indexOf(null) ); // -1
alert( arr.includes(1) ); // true
Da notare che questi metodi usano il confronto ===
. Quindi, se cerchiamo false
, troveremo esattamente false
e non zero.
Se vogliamo solo verificare la presenza di un elemento, senza voler conoscere l’indirizzo, è preferibile utilizzare il metodo arr.includes
.
Inoltre, una piccola differenza è che includes
gestisce correttamente NaN
, a differenza di indexOf/lastIndexOf
:
const arr = [NaN];
alert( arr.indexOf(NaN) ); // -1 (dovrebbe essere 0, ma l'uguaglianza === non funziona con NaN)
alert( arr.includes(NaN) );// true (corretto)
find e findIndex
Immaginiamo di avere un array di oggetti. Come possiamo trovare un oggetto che soddisfi specifiche condizioni?
In questi casi si utilizza il metodo arr.find.
La sintassi è:
let result = arr.find(function(item, index, array) {
// se viene ritornato true, viene ritornato l'elemento e l'iterazione si ferma
// altrimenti ritorna undefined
});
La funzione viene chiamata per ogni elemento dell’array:
item
è l’elemento.index
è il suo indice.array
è l’array stesso.
Se la chiamata ritorna true
, la ricerca viene interrotta e viene ritornato item
. Se non viene trovato nulla verrà ritornato undefined
.
Ad esempio, abbiamo un array di utenti, ognuno con i campi id
e name
. Cerchiamo quello con id == 1
:
let users = [
{id: 1, name: "John"},
{id: 2, name: "Pete"},
{id: 3, name: "Mary"}
];
let user = users.find(item => item.id == 1);
alert(user.name); // John
Gli array di oggetti sono molto comuni, quindi il metodo find
risulta molto utile.
Da notare che nell’esempio noi forniamo a find
un singolo argomento item => item.id == 1
. Gli altri parametri di find
sono raramente utilizzati.
Il metodo arr.findIndex fa essenzialmente la stessa cosa, ma ritorna l’indice in cui è stata trovata la corrispondenza piuttosto di ritornare l’oggetto stesso; se l’oggetto non viene trovato ritorna -1
.
filter
Il metodo find
cerca un singola occorrenza dell’elemento, la prima, e se trovata ritorna true
.
Se vogliamo cercare più occorrenze, possiamo utilizzare arr.filter(fn).
La sintassi è pressoché la stessa di find
, ma ritorna un array contenente tutte le corrispondenze trovate:
let results = arr.filter(function(item, index, array) {
// se un item è true viene messo dentro results e l'iterazione continua
// ritorna un array vuoto qualora nessun elemento ritornasse true
});
Ad esempio:
let users = [
{id: 1, name: "John"},
{id: 2, name: "Pete"},
{id: 3, name: "Mary"}
];
// ritorna un array con i primi due users
let someUsers = users.filter(item => item.id < 3);
alert(someUsers.length); // 2
Trasformare un array
Questa sezione di occupa dei metodi che trasformano o riordinano gli array.
map
Il metodo arr.map è uno dei più utili e maggiormente utilizzati.
La sintassi è:
let result = arr.map(function(item, index, array) {
// ritorna il nuovo valore piuttosto di item
})
La funzione viene chiamata per ogni elemento dell’array e ritorna un array con i risultati.
Ad esempio, qui trasformiamo ogni elemento nella propria length
:
let lengths = ["Bilbo", "Gandalf", "Nazgul"].map(item => item.length);
alert(lengths); // 5,7,6
sort(fn)
Il metodo arr.sort ordina l’array sul posto, ovvero cambia la posizione originale dei suoi elementi.
Ritorna altresì l’array riordinato, ma il risultato viene di solito ignorato, essendo l’arr
originale modificato.
Ad esempio:
let arr = [ 1, 2, 15 ];
// il metodo riordina il contenuto di arr (e lo ritorna)
arr.sort();
alert( arr ); // 1, 15, 2
Notate qualcosa di strano nel risultato?
L’ordine degli elementi è diventato 1, 15, 2
. Errato. Ma perché?
Di default gli elementi vengono ordinati come stringhe.
Letteralmente, tutti gli elementi vengono convertiti in stringhe e confrontati. Quindi, viene applicato l’algoritmo di ordinamento lessicografico, perciò "2" > "15"
.
Per utilizzare un ordinamento arbitrario, dobbiamo fornire una funzione come argomento di arr.sort()
.
La funzione dovrebbe essere simile a questa:
function compare(a, b) {
if (a > b) return 1; // se il primo valore è maggiore del secondo
if (a == b) return 0; // se i valori sono uguali
if (a < b) return -1; // se il primo valore è inferiore al secondo
}
Ad esempio, per ordinare dei numeri:
function compareNumeric(a, b) {
if (a > b) return 1;
if (a == b) return 0;
if (a < b) return -1;
}
let arr = [ 1, 2, 15 ];
arr.sort(compareNumeric);
alert(arr); // 1, 2, 15
Ora funziona come dovrebbe.
Proviamo un attimo a capire cosa sta succedendo. L’array arr
può contenere qualsiasi cosa, giusto? Può contenere numeri, stringhe, elementi HTML o qualsiasi altra cosa. Abbiamo quindi un insieme di qualcosa. Per poterlo ordinare abbiamo bisogno di una funzione di ordinamento che sappia ordinare gli elementi passati come argomenti. L’ordinamento di default è di tipo stringa.
Il metodo arr.sort(fn)
implementa un algoritmo di ordinamento. Non dovremmo preoccuparci di come funzioni esattamente (la maggior parte delle volte è un quicksort ottimizzato). Questo algoritmo attraverserà l’intero array e confronterà i suoi valori; tutto quello che dobbiamo fare sarà fornirgli una funzione fn
che esegua il confronto.
In ogni caso, se mai volessimo conoscere quali elementi vengono comparati – nulla ci vieta di utilizzare alert
:
[1, -2, 15, 2, 0, 8].sort(function(a, b) {
alert( a + " <> " + b );
return a - b;
});
L’algoritmo potrebbe confrontare un elemento più volte durante il processo, sebbene tenti di fare il minor numero di confronti possibili.
In realtà, ad una funzione di confronto è solamente richiesto di ritornare un numero positivo per dire “maggiore” ed uno negativo per dire “minore”.
Questo consente di scrivere funzioni più brevi:
let arr = [ 1, 2, 15 ];
arr.sort(function(a, b) { return a - b; });
alert(arr); // 1, 2, 15
Ricordate le Articolo "function-expressions-arrows" non trovato? Possiamo utilizzarle per più conciso il codice di ordinamento:
arr.sort( (a, b) => a - b );
Questa funziona esattamente come le altre versioni sopra, ma è più breve.
localeCompare
for stringsRicordate l’algoritmo di comparazione delle strings? Di default, compara le lettere usando il loro codice.
Per molti alfabeti è meglio utilizzare str.localeCompare
per ordinare correttamente lettere come Ö
.
Per esempio, ordiniamo alcuni paesi in tedesco:
let countries = ['Österreich', 'Andorra', 'Vietnam'];
alert( countries.sort( (a, b) => a > b ? 1 : -1) ); // Andorra, Vietnam, Österreich (wrong)
alert( countries.sort( (a, b) => a.localeCompare(b) ) ); // Andorra,Österreich,Vietnam (correct!)
reverse
Il metodo arr.reverse inverte l’ordine degli elementi contenuti in arr
.
Ad esempio:
let arr = [1, 2, 3, 4, 5];
arr.reverse();
alert( arr ); // 5,4,3,2,1
Inoltre ritorna arr
dopo averlo invertito.
split e join
Vediamo una situazione reale. Stiamo scrivendo un’applicazione di messaggistica, e l’utente inserisce una lista di destinatari: John, Pete, Mary
. Per noi sarebbe più comodo avere un array di nomi piuttosto di una singola stringa. Come possiamo ottenerlo?
Il metodo str.split(delim) fa esattamente questo. Divide la stringa in un array utilizzando il delimitatore delim
.
Nell’esempio sotto, utilizziamo come delimitatore una virgola seguita da uno spazio:
let names = 'Bilbo, Gandalf, Nazgul';
let arr = names.split(', ');
for (let name of arr) {
alert( `A message to ${name}.` ); // A message to Bilbo (e altri name)
}
Il metodo split
ha un secondo argomento opzionale di tipo numerico – è un limite di lunghezza per l’array. Se questo argomento viene fornito, allora gli elementi extra verranno ignorati. Ma nella pratica è raramente utilizzato:
let arr = 'Bilbo, Gandalf, Nazgul, Saruman'.split(', ', 2);
alert(arr); // Bilbo, Gandalf
La chiamata a split(s)
con l’argomento vuoto, dividerà la stringa in un array di lettere:
let str = "test";
alert( str.split('') ); // t,e,s,t
La chiamata ad arr.join(separatore) fa esattamente l’inverso di split
. Crea una stringa con gli elementi di arr
incollati tra loro dal separatore
.
Ad esempio:
let arr = ['Bilbo', 'Gandalf', 'Nazgul'];
let str = arr.join(';'); // incolla l'array utilizzando ;
alert( str ); // Bilbo;Gandalf;Nazgul
reduce/reduceRight
Quando vogliamo iterare su un array – possiamo utilizzare forEach
, for
o for..of
.
Quando invece abbiamo la necessità di iterare e ritornare dati per ogni elemento – possiamo usare map
.
I metodi arr.reduce e arr.reduceRight fanno parte della stessa categoria, ma sono leggermente più complessi. Vengono utilizzati per calcolare un singolo valore basato sul contenuto dell’array.
La sintassi è:
let value = arr.reduce(function(accumulator, item, index, array) {
// ...
}, [initial]);
La funzione viene applicata ad ogni elemento dell’array uno dopo l’altro, passando il risultato alla chiamata successiva.
Argomenti:
accumulator
– è il risultato della precedente chiamata, uguale adinitial
per la prima chiamata (seinitial
viene fornito).item
– è l’attuale elemento dell’array.index
– la sua posizione.array
– l’array.
Quando la funzione è stata applicata, il risultato viene passato alla chiamata successiva.
Sembra complicato, ma non lo è se pensate al primo argomento come un “accumulatore” che memorizza il risultato delle precedenti esecuzioni. E alla fine diventa il risultato di reduce
.
Il modo più semplice per spiegarlo è tramite esempi.
Qui otterremo una somma degli elementi dell’array in una riga:
let arr = [1, 2, 3, 4, 5];
let result = arr.reduce((sum, current) => sum + current, 0);
alert(result); // 15
Qui abbiamo utilizzato la variante più comune di reduce
con solo 2 argomenti.
Proviamo a vedere nel dettaglio cosa succede.
- Nella prima esecuzione,
sum
è il valore iniziale (l’ultimo argomento direduce
), cioè0
, ecurrent
è il primo elemento dell’array, cioè1
. Quindi il risultato è1
. - Nella seconda esecuzione,
sum = 1
; gli sommiamo il secondo elemento dell’array(2
) e ritorniamo il risultato. - Nella terza esecuzione,
sum = 3
; gli sommiamo l’elemento successivo, e cosi via…
Il flusso di calcolo:
O nella forma tabellare, in cui ogni riga rappresenta una chiamata di funzione:
sum |
current |
result | |
---|---|---|---|
prima chiamata | 0 |
1 |
1 |
seconda chiamata | 1 |
2 |
3 |
terza chiamata | 3 |
3 |
6 |
quarta chiamata | 6 |
4 |
10 |
quinta chiamata | 10 |
5 |
15 |
Come abbiamo potuto osservare, il risultato della chiamata precedente diventa il primo argomento della chiamata successiva.
Possiamo anche omettere il valore iniziale:
let arr = [1, 2, 3, 4, 5];
// rimosso il valore iniziale da reduce (no 0)
let result = arr.reduce((sum, current) => sum + current);
alert( result ); // 15
Il risultato sarebbe lo stesso. Questo perché se non c’è un valore iniziale, allora reduce
prende il primo elemento dell’array come valore iniziale ed inizia l’iterazione dal secondo elemento.
La tabella dei calcoli è uguale a quella precedente, viene saltata solo la prima riga.
Questo tipo di utilizzo richiede particolare cura. Se l’array è vuoto, allora reduce
effettua la chiamata senza valore iniziale e provoca un errore.
Vediamo un esempio:
let arr = [];
// Errore: Riduzione di un array vuoto senza valore iniziale
// se il valore iniziale esistesse, reduce lo restituirebbe all'array vuoto.
arr.reduce((sum, current) => sum + current);
Quindi è fortemente consigliato di specificare sempre un valore iniziale.
Il metodo arr.reduceRight fa esattamente la stessa cosa, ma da destra verso sinistra.
Array.isArray
Gli array non sono un tipo di dato a sé del linguaggio. Sono basati sulla sintassi degli oggetti.
Quindi typeof
non aiuta a distinguere un oggetto da un array:
alert(typeof {}); // object
alert(typeof []); // lo stesso
…Ma gli array vengono utilizzati cosi spesso che esiste un metodo dedicato per questo: Array.isArray(value). Ritorna true
se value
è un array, false
altrimenti.
alert(Array.isArray({})); // false
alert(Array.isArray([])); // true
la maggior parte dei metodi accetta “thisArg”
Quasi tutti i metodi degli array che richiedono una funzione – come find
, filter
, map
, fatta eccezione per sort
, accettano un parametro opzionale thisArg
.
Questo parametro non è stato spiegato nella sezione sopra, perché viene raramente utilizzato. Studiamolo per completezza.
Vediamo la sintassi di questi metodi:
arr.find(func, thisArg);
arr.filter(func, thisArg);
arr.map(func, thisArg);
// ...
// thisArg è l'ultimo argomento opzionale
Il valore del parametro thisArg
diventa this
per func
.
Ad esempio, qui utilizziamo il metodo di un oggetto come filtro e thisArg
ci risulta utile:
let army = {
minAge: 18,
maxAge: 27,
canJoin(user) {
return user.age >= this.minAge && user.age < this.maxAge;
}
};
let users = [
{age: 16},
{age: 20},
{age: 23},
{age: 30}
];
// trova tutti gli users più giovani di user
let soldiers = users.filter(army.canJoin, army);
alert(soldiers.length); // 2
alert(soldiers[0].age); // 20
alert(soldiers[1].age); // 23
Nella chiamata sopra, utilizziamo army.canJoin
come filtro e forniamo army
come contesto. Se non avessimo fornito il contesto, users.filter(army.canJoin)
avrebbe chiamato army.canJoin
come funzione a sé stante, con this=undefined
. Che avrebbe provocato un errore.
Una chiamata a user.filter(army.canJoin, army)
può essere sostituita da
users.filter(user => army.canJoin(user))
, che fa lo stesso. L’ultima versione viene utilizzata più spesso e per molte persone è più semplice da capire.
Riepilogo
Un breve riepilogo dei metodi per array:
-
Per aggiungere/rimuovere elementi:
push(...items)
– aggiunge elementi in coda,pop()
– estrae un elemento dalla coda,shift()
– estrae un elemento dalla testa,unshift(...items)
– aggiunge un elemento alla testa.splice(pos, deleteCount, ...items)
– all’indicepos
cancelladeleteCount
elementi e al loro posto inserisceitems
.slice(start, end)
– crea un nuovo array e copia al suo interno gli elementi dastart
fino adend
(escluso).concat(...items)
– ritorna un nuovo array: copia tutti gli elementi di quello corrente e ci aggiungeitems
. Se uno degliitems
è un array, allora vengono presi anche i suoi elementi.
-
Ricercare elementi:
indexOf/lastIndexOf(item, pos)
– cercaitem
a partire dapos
, e ritorna l’indice, oppure-1
se non lo trova.includes(value)
– ritornatrue
se l’array contienevalue
, altrimentifalse
.find/filter(func)
– filtra gli elementi tramite una funzione, ritorna il primo/tutti i valori che ritornanotrue
.findIndex
è simile afind
, ma ritorna l’indice piuttosto del valore.
-
Per iterare sugli elementi:
forEach(func)
– invocafunc
su ogni elemento; non ritorna nulla.
-
Per modificare un array:
map(func)
– crea un nuovo array con i risultati della chiamatafunc
su tutti i suoi elementi.sort(func)
– ordina l’array “sul posto”, e lo ritorna.reverse()
– inverte l’array sul posto, e lo ritorna.split/join
– converte una stringa in array e vice versa.reduce/reduceRight(func, initial)
– calcola un singolo valore chiamandofunc
per ogni elemento e passando un risultato temporaneo tra una chiamata e l’altra
-
Un altro metodo utile:
Array.isArray(arr)
controlla chearr
sia un array.
Da notare che i metodi sort
, reverse
e splice
modificano l’array stesso.
I metodi elencati sono quelli utilizzati più spesso e sono in grado di coprire il 99% dei casi d’uso. Ce ne sono altri che possono tornare utili:
-
arr.some(fn)/arr.every(fn) controlla l’array.
La funzione
fn
viene invocata su ogni elemento dell’array in maniera simile amap
. Se qualcuno/tutti i risultati sonotrue
, ritornatrue
, altrimentifalse
.Questi metodi si comportano quasi come gli operatori
||
e&&
: sefn
ritorna un valore vero,arr.some()
ritorna immediatamentetrue
e conclude l’iterazione; sefn
ritorna un valore falso,arr.every()
ritorna immediatamentefalse
e smette di iterare.Possiamo utilizzare
every
per confrontare gli array:function arraysEqual(arr1, arr2) { return arr1.length === arr2.length && arr1.every((value, index) => value === arr2[index]); } alert( arraysEqual([1, 2], [1, 2])); // true
-
arr.fill(value, start, end) – riempie l’array con
value
dastart
fino aend
. -
arr.copyWithin(target, start, end) – copia gli elementi da
start
fino aend
dentro se stesso, nella posizionetarget
(sovrascrivendo gli elementi contenuti). -
arr.flat(depth)/arr.flatMap(fn) crea un nuovo array monodimensionale partendo da un array multidimensionale.
Per la lista completa, vedere il manuale.
A prima vista potrebbero sembrare molti metodi da ricordare. Ma in realtà è molto più semplice di quanto sembri.
Tenente sempre un occhio al riassunto fornito sopra. Provate anche a risolvere gli esercizi di questo capitolo.
In futuro quando avrete bisogno di fare qualcosa con un array, e non saprete come fare – tornate qui, guardate il riassunto e trovate il metodo corretto. Gli esempi vi aiuteranno molto. In poco tempo vi risulterà naturale ricordare questi metodi, senza troppi sforzi.
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